L’addio a Trivellato il dottore missionario con il mal d’Africa da “Il Mattino di Padova”

da: Il MATTINO DI PADOVA del 28 luglio 2018

Già medico di base a Ponte S. Nicolò, fondò Help Zimbabwe Ha realizzato pozzi, un centro maternità e uno per disabili

di Cristina Salvato

SELVAZZANO

Il suo grande cuore, che batteva particolarmente per l’Africa, si è fermato: il dottor Gabriele Trivellato, 77 anni compiuti il 9 luglio, si è spento, lasciando un gran vuoto nella moglie Laura e nei figli Michele e Silvia. Amici, parenti, ex pazienti lo hanno salutato ieri mattina in una commovente cerimonia svoltasi nella chiesa di San Domenico a Selvazzano, parrocchia attraverso cui raccoglieva fondi da destinare a progetti in Zimbabwe.

I problemi cardiaci lo avevano costretto al prepensionamento e così il dottor Gabriele Trivellato, medico di base a Ponte San Nicolò, aveva scelto di aiutare le persone in altra forma. Dal 1998 attraverso l’associazione Help Zimbabwe, raccolte fondi e la vendita del suo libro “L’ultimo grido”, ha realizzato cinque pozzi, acquistato un’ambulanza, allestito un centro maternità e uno per bambini disabili, donato farmaci anti Aids e del kit per la produzione di vitamina PP nel formato pediatrico per combattere la pellagra nelle popolazioni che si nutrono quasi esclusivamente di farinacei.

«Nonostante i medici glielo avessero sconsigliato, mio padre ha continuato ad andare in Africa» racconta la figlia Silvia, «tornando a casa sempre più malconcio, fin all’ultimo viaggio, l’anno scorso, da dove è dovuto rientrare subito perché stava male. Amava l’Africa e solo lì, diceva, si sentiva bene. Quell’Africa conosciuta da cacciatore, vissuta poi come benefattore. Era un spirito libero, ma uomo di grandissima generosità e coraggio».

Si respirava l’Africa anche ieri, alle sue esequie. Il parroco don Luigi Bonetto ha ricordato come il dottor Trivellato a chi aveva sete aveva realizzato dei pozzi, a chi aveva fame barrette proteiche per superare la carestia. «Ci ha commossi la scelta di due piccole chierichette di origine africana che sono rimaste accanto al feretro di mio padre per l’intera cerimonia» prosegue la figlia. Al termine della quale nella chiesa hanno riecheggiato le note della colonna sonora del film “La mia Africa”. 

Si ringraziano:

Cristina Salvato, giornalista de “Il mattino di Padova”

Don Luigi, Parrocchia San Domenico

Purity e Rejoyce, le due chierichette